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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

Coliandro S1E1 - Nikita in moto per Bologna - Via Petroni

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  Continuiamo a seguire Nikita/ Nicole Grimaudo nel suo peregrinare per Bologna, probabilmente consegnando pacchi per il pony express. Dopo la via Zamboni del post precedente , Nikita svolta a destra e prende un'altra delle vie simbolo del quartiere universitario, Via Petroni. La popolazione che viveva questa strada all'epoca in cui la puntata fu girata (2003) non era diversa da quella che frequentava via Zamboni. Anzi, gli stessi vagavano dall'una all'altra, essendo le due a pochi metri di distanza. Eppure via Petroni ha fatto molto più chiasso di via Zamboni. E non solo in senso figurato. Via Petroni era all'epoca piena di locali a basso costo e peggio qualità frequentati da studenti squattrinati. Se avevi 4 o 5 euro in tasca e dovevi mangiare, qui potevi trovare delle soluzioni. Ma appunto, la qualità era altra cosa. Ma non ci si recava solo per mangiare. In Via Petroni c'erano anche bar e locali che puntavano alla stessa clientela. Se il sabato sera n...

Coliandro S1E1 - Nikita in moto per Bologna - Via Zamboni

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  Dopo l'agguato di mafia in pieno centro del post precedente , la puntata torna alla tranquillità. Le violenze sono ormai lontane, la Bologna che sembra la Sicilia è dietro le spalle. E non solo metaforicamente: Nikita, interpretata dalla bravissima Nicole Grimaudo, percorre via Zamboni con il suo motorino da pony express. Alle sue spalle, forse duecento metri prima, c'è Piazza della Mercanzia, dove avviene l'agguato. Il passaggio da Piazza della Mercanzia a Via Zamboni è quindi molto significativo. Ci lasciamo indietro la Bologna oscura e violenta, per tuffarci nuovamente nella Bologna scanzonata di quegli anni. Via Zamboni è infatti, oggi come allora, il centro della zona universitaria. Un quartiere che era frequentato solamente da studenti universitari ed talvolta dai professori, ma difficilmente da altri bolognesi, e ancora meno da turisti, all'epoca (nel 2003) una specie sconosciuta a Bologna. Questo rendeva la zona universitaria una città nella città, con divisio...

Coliandro S1E1 - l'agguato di mafia in centro a Bologna - Piazza della Mercanzia

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  Dopo il telegiornale sull'agguato di mafia in centro del post precedente , finalmente (purtroppo), a un agguato di mafia, violento, in centrissimo a Bologna. E abbiamo sempre più l'impressione che Bologna sia la Sicilia. Il libro (che non ho letto) è stato scritto agli inizi degli anni '90, nel periodo dell'attacco diretto della mafia a Bologna. Il momento in cui Falcone e Borsellino furono uccisi con due attentati violenti e impressionanti. Chi visse quegli anni ricorda come l'allarme era avvertito ovunque, non solo in Sicilia o nel Sud Italia. Quando la mafia passò a minacciare le spiagge o il patrimonio artistico italiano, nella ricerca di nuovi equilibri politici che la tutelassero dopo l'apertura del Muro di Berlino, il pericolo fu avvertito in tutta Italia. Dopo gli attentati a Firenze, l'allora Sindaco di Bologna Vitali, fece rimuovere d'autorità tutte le auto parcheggiate nei dintorni delle Due Torri e nei pressi di San Petronio o di altri monu...

Coliandro S1E1 - Il telegiornale sulla guerra di mafia a Bologna - Piazza Aldrovandi

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      Poche secondi dopo l'immagine del post precedente , e ci spostiamo di qualche centinaia di metri. In questa immagine, un finto Tg2 parla di un attentato della mafia a Bologna, in pieno centro. L'immagine prepara le scene successive, quelle in cui assisteremo ad un agguato di mafia in pieno centro. Ma già il telegiornale ci parla di una Bologna che non ci aspettiamo, di una Bologna che sembra la Sicilia, e non quella città un po' sonnolenta e bonaria che molti si immaginavano all'epoca. Per molti versi questo ha anticipato i tempi. Personalmente non ricordo all'epoca di agguati di mafia a Bologna o in regione. il 2003 era piuttosto il momento dei movimenti contro la globalizzazione, a cui ha risposto l'estrema destra bolognese con agguati e pestaggi. La mafia era ancora piuttosto economica: Bologna e la regione servivano per riciclare discretamente i capitali illegali guadagnati altrove. Ma non c'era un controllo del territorio tale da effettuare in tut...

Coliandro S1E1 - Le prime immagini - Piazza Minghetti

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  Cominciamo con una delle prime scene. Anzi, le primissime immagini di Coliandro, quelle della prima puntata della prima stagione. L'episodio è tratto direttamente dal libro scritto da Carlo Lucarelli e le riprese sono state fatte a Bologna nel 2003. Come vedremo successivamente, dalle riprese si vede una Bologna diversa rispetto a quella di oggi. Una Bologna mutata e la serie ci permette anche un piccolo viaggio nel passato e qualche ragionamento sui mutamenti della città. La serie era davvero all'inizio e si stava ancora costruendo. Proprio il primo episodio appare più nero e violento del resto della serie. Probabilmente gli autori stavano ancora cercando il taglio giusto da dare. Molti personaggi ovviamente mancano ancora: saranno inseriti successivamente nelle stagioni successive. Altri (purtroppo) spariranno, come Trombetti. In ogni caso il primo episodio della serie si apre con una carrellata di immagini di vita quotidiana del centro di Bologna, prima di vedere (pochi se...

La Roma di Coliandro. Protagonista della serie "Rocco Schiavone".

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La ragione di questo blog è molto semplice. La serie Coliandro è passata dall'essere una serie di nicchia, ostracizzata dalla Rai ad essere un fenomeno sempre più conosciuto. Per chi vive o ha vissuto a Bologna, all'entusiasmo per i racconti, si aggiunge il piacere di vedere Bologna e la regione fare da sfondo agli episodi della serie. Una Bologna che negli anni è cambiata: questo trasforma gli episodi di Coliandro in piccoli viaggi nel tempo. La Bologna delle prime puntate è quella non ancora invasa dal turismo. Quella degli studenti alternativi, delle manifestazioni, dei collettivi. E un po' la Bologna di quando i fan più fedeli della serie "erano giovani". Ma la serie mostra anche la Bologna di oggi, con le sue contraddizioni e il suo lato noir. Una Bologna distante tanto dagli stereotipi quanto dall'immagine edulcolorata da cartolina (proprio ora che le cartoline non si inviano più) che si vuole vendere per attrarre i turisti.  Molti però non vivono a Bolo...