Coliandro S1E1 - l'agguato di mafia in centro a Bologna - Piazza della Mercanzia
Dopo il telegiornale sull'agguato di mafia in centro del post precedente, finalmente (purtroppo), a un agguato di mafia, violento, in centrissimo a Bologna. E abbiamo sempre più l'impressione che Bologna sia la Sicilia.
Il libro (che non ho letto) è stato scritto agli inizi degli anni '90, nel periodo dell'attacco diretto della mafia a Bologna. Il momento in cui Falcone e Borsellino furono uccisi con due attentati violenti e impressionanti. Chi visse quegli anni ricorda come l'allarme era avvertito ovunque, non solo in Sicilia o nel Sud Italia.
Quando la mafia passò a minacciare le spiagge o il patrimonio artistico italiano, nella ricerca di nuovi equilibri politici che la tutelassero dopo l'apertura del Muro di Berlino, il pericolo fu avvertito in tutta Italia. Dopo gli attentati a Firenze, l'allora Sindaco di Bologna Vitali, fece rimuovere d'autorità tutte le auto parcheggiate nei dintorni delle Due Torri e nei pressi di San Petronio o di altri monumenti della città. A Rimini si temevano le siringhe messe nella sabbia dalla mafia per minacciare il turismo romagnolo.
La scena a cui si assiste in Coliandro quindi, poiché tratta da un libro di inizio anni '90, non viene dal nulla. Rispecchia un sentimento diffuso nella città in quegli anni. Una città che al contempo era vittima ancora per qualche mese, degli omicidi violenti della Banda della Uno Bianca. La possibilità quindi di attacchi violenti in città non era più un tabù, ma qualcosa di concreto, che trasformava Bologna, almeno nel sentimento collettivo, in una città "normale".
In questa scena, un agguato mafioso viene eseguito nel pienissimo centro della città, con una raffica di mitra sparata da un'auto, che miete vittime per lo più innocenti. Le vittime saltano spinte verso i portici, le bottiglie esplodono.
A fare da sfondo alla scena ripresa in Coliandro è Piazza della Mercanzia, a due passi dalle Due Torri. Il bar che vediamo nella scena, e che è vittima dell'attacco esiste veramente ed è storicamente esistito da quando io ricordi. E' sempre stato un ritrovo della Bologna bene (ma non benissimo), almeno prima che l'ondata del turismo spazzatura sommergesse tutto.
L'episodio è stato girato nel 2003 e proprio in quegli anni una
squadraccia di picchiatori fascisti si aggirava in zona. In quegli anni,
usciti da un locale lì vicino, proprio in questa piazzetta questi
aggredirono una ragazzo colpevole di avere i rasta e di essere vestito
in maniera alternativa. Era la Bologna delle numerose manifestazioni contro la guerra in Irak e Afghanistan e per la difesa dell'articolo 18 dello Statuto dei Lvoratori. Continuarono a imperversare in città ancora per
qualche anno, quando poi furono arrestati dalla polizia e si scoprì
l'arsenale di armi di cui disponevano. Erano un gruppo musicale e per
fortuna smisero per qualche anno di suonare.
La Piazza della Mercanzia è compresa tra via Castiglione e via Santo Stefano, ed è sempre stata pedonale: da qui si arriva infatti in Piazza Santo Stefano, una delle più belle d'Italia, per la sua forma triangolare. Il palazzo della Mercanzia, che da sulla piazzetta, è oggi sede della Camera di Commercio. E proprio su questa piazza si può osservare uno dei rarissimi (al mondo) portici ancora sostenuti da travi in legno, che turisti da tutto il mondo venivano a vedere prima che Bologna diventasse meta del junk tourism. A fianco del bar in questione, c'era, fino a poco tempo fa (a conferma di quanto fosse chic quell'angolo di Bologna), il ristornate il Pappagallo, storicamente uno dei più in e costosi della città. Il ristorante ha chiuso recentemente, a causa della pandemia, ma (a mio parere) anche di un cambio della frequentazione del quartiere: i clienti ryanair non sono certo (in termini di richiesta e di capacità di spesa) come il ceto medio e alto che frequentava storicamente questo angolo di Bologna e sono con esso incompatibili. In sostanza hanno allontanato la clientela storica del ristorante determinandone la chiusura.
Lo stesso si può dire per il bar sotto il portico che fa da sfondo alla scena. Se fino a poco tempo fa era teatro di serate o di feste di laurea degli studenti universitari, ora ha cambiato nome e si è orientato verso una clientela più turistica, per offrire loro non Bologna, ma la Bologna ryanair che si attendono, cioè una Bologna che non esiste se non nell'immaginario che i turisti hanno in testa, un immaginario che non è reale ma che è creato da campagne pubblicitarie dei siti di viaggi e che trasforma Bologna in una specie di panino da fast food, simile per non dire identico a milioni di altri panini in giro per il mondo. Quindi il bar birreria Mercanzia, che possiamo vedere in basso, è diventato un anonimo "Mercanzia Lounge Bar. Food Drink Chill". L'uso dell'inglese indica chiaramente a chi è indirizzato. La Bologna di plastica sta sommergendo la Bologna vera.
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